Perfette come le Barbie: quando si parla di chirurgia estrema

Ormai protagonista di molti salotti televisivi, la chirurgia plastica, è da qualche tempo al centro dell’attenzione per una mania, per fortuna non comunissima, di somigliare ad una bambola.

La chiamano”sindrome di Barbie & Ken”.

Ebbene stiamo parlando proprio delle più famose bambole del mondo, divenute  idoli da imitare, o meglio da riprodurre nella realtà, per molte donne e uomini. Sempre più spesso infatti i chirurghi estetici del nostro paese e nel resto del mondo si ritrovano davanti pazienti che desiderano cambiare totalmente il proprio aspetto e raggiungere quell’idea di “perfezione” del viso e del corpo rappresentata dalla amata Barbie.

Si tratta di un inusuale, e a tratti pericoloso, fenomeno nato in particolare con la figura di Alina Kovalevskaya e Valeria Lukyanova, due giovani bellezza ucraine che per prime hanno scelto di essere la vera rappresentazione di una Barbie in carne ed ossa. Ma non dimentichiamo l’inglese Rodrigo Alves che dopo oltre 50 operazioni chirurgiche ha raggiunto il suo obiettivo: diventare il nuovo Ken umano.

Le “bellezze preconfezionate” che si trovano nei grandi magazzini su scaffali, diventano così modelli da imitare!

Eppure per alcuni psicologi e studiosi del caso, si tratta di una vera e propria sindrome che sfocia in una particolare difficoltà innata di alcuni individui di trovare la propria identità o di evolvere la propria personalità.

Spesso il desiderio di essere qualcun altro, nasce da un senso di inadeguatezza nell’affrontare la verità della vita, associato ad un bisogno assoluto di conformismo estetico.

Ma come dovrebbe comportarsi un chirurgo dinanzi ad una simile richiesta?
Da sempre l’obiettivo della buona chirurgia plastica èquello di donare la bellezza ma sempre senza rinunciare alla naturalità; laddove la scelta di cambiare totalmente i propri connotati non sembra nemmeno sfiorarla.

Cambiare una persona, permettendole di somigliare in tutto e per tutto a quelle bambole altro non è che la negazione degli originari obiettivi di un professionista, di un buon chirurgo plastico.

Ciò che è importante che i futuri fruitori della chirurgia e medicina estetica capiscano che scopo di un intervento o un trattamento non è quello di cambiare il proprio aspetto ma migliorarlo sempre nel pieno rispetto della sua fisionomia.

Per richiedere interventi di chirurgia plastica estetica nel rispetto della bellezza e armonia delle forme a Bari e Lecce potete rivolgervi al Dott. Pierfrancesco Bove.

Autore: Dr. Pierfrancesco Bove

Sono il Dr. Pierfrancesco Bove, laureato in Medicina e Chirurgia ed abilitato alla professione medica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli con il massimo dei voti.